Costume per lo spettacolo

Il Corso introduce alla preparazione di base, per l’ideazione del Costume per lo Spettacolo, utilizzando la metodologia tipica italiana, basata sulla ricerca iconografica e la modellistica filologica, secondo le dinamiche dei più grandi costumisti italiani degli ultimi decenni: Piero Tosi, Anna Anni, Gabriella Pescucci, Milena Canonero.

Obiettivi formativi

Uno degli obiettivi principali è quello di far apprendere la metodologia di ricerca base, attraverso l’iconografia d’arte e/o la fotografia, studiando, analizzando e osservando i singoli dettagli, per poter essere in grado di riconoscere tutte quelle caratteristiche che costituiscono gli abiti nei diversi secoli. Una strategia del Corso è quella di far disegnare immagini e particolari dei costumi, per meglio distinguere le peculiarità delle fogge degli abiti d’epoca, oltre che far sviluppare le abilità manuali, tipiche delle antiche manifatture artigiane attraverso l’esercitazione pratica e far sviluppare la raffinatezza cromatica, finalizzata agli accostamenti dei tessuti e dei colori.
Attraverso l’analisi e l’identificazione delle linee guida, lo studente imparerà ad affrontare e a distinguere i cambiamenti e le evoluzioni, avvenuti sia nel corso dei secoli che negli ultimi anni; apprendendo metodi utili ad affrontare i temi inerenti la materia, al fine di essere in grado di individuarne gli elementi che caratterizzano le fogge e gli accessori, contestualizzandoli nel tempo.

Contenuti del corso

Il programma si articolerà in tre parti ben distinte:

  • Prima fase – Ricerca iconografica riguardante la disciplina di Storia della moda e del costume, lo studente dovrà ricercare sia opere pittoriche che foto, indagine da effettuare presso musei, pinacoteche, archivi storici fotografici, riviste, cataloghi, biblioteche, web;
  • Seconda fase – Disegno del bozzetto realistico, secondo il canone compositivo di Policleto, elaborazione di un book (min. 30 bozzetti ), oltre gli accessori (n. 20), ottenute mediante il disegno e la colorazione, con la tecnica pittorica digitale (procreate, illustrator ecc.) o manuale (pantoni, acquerello, tempera ecc.), scelta dallo studente, secondo le sue conoscenze.
  • Terza fase – Laboratorio di apprendimento ed esercizio della merceologia e delle abilità filologiche, di prove di stampa manuale finalizzate al costume per lo spettacolo e al rifacimento di capi.

Lo studio e il confronto di revisione della ricerca docente-discente sarà a scadenza quindicinale.
Il programma di quest’anno accademico prevede prevalentemente lo studio e l’analisi dei seguenti periodi: anni 1970/”79 e anni 1950/”59.

L’esame finale consisterà nella valutazione del book di bozzetti, che sono stati eseguiti e revisionati in aula, che potrà essere su supporto cartaceo e/o in digitale. La Presentazione di un Power Point contenente la ricerca iconografica, le moodboard realizzate con le palette di colori scelte e attinenti al periodo preso in esame e una breve spiegazione orale del periodo di Storia della moda scelto dallo studente.

Testi consigliati
  • Paola Bignami, “Storia del costume teatrale – oggetti per esibirsi nello spettacolo e in società”, Carocci Editore
  • John Carl Flugel, “Psicologia dell’abbigliamento”, Franco Angeli, Milano, 4°ristampa 11° Ed. 2002
  • Cristina Giorgetti, “Manuale di storia del costume e della moda”, Cantini&C., Firenze, (1992) 2007
  • Vincenza Maugeri, Angela Paffumi, “Storia della moda e del costume”, Calderini RCS