Restauro dei materiali lapidei

Obiettivi Formativi

Gli obbiettivi formativi si raggiungono attraverso l’esempio che porta il discente alla curiosità ed in fine allo studio, ma anche e soprattutto attraverso la pratica in simulato che determina il contatto con l’opera, andare a visionare manufatti cittadini dove gli allievi di fronte ad un opera svolgono un preesame simulando, riconoscendo i deterioramenti che l’affliggono da tutti i punti di vista e per i quali bisogna sapere come prevenire ed infine restaurare. 

Contenuti del Corso

Definizione e funzione del restauro

Cenni di Storia del Restauro e della conservazione delle opere d’arte.

Il restauro delle opere antiche.

Materiali e tecnologie per la prevenzione, il restauro e la conservazione dell’opera: lapidea, lignea e bronzea.

  • Cenni sui sistemi di diagnostica;
  • La definizione del tipo di intervento;
  • La pulitura e la reintegrazione delle lacune e mancanze;
  • Specificità ed unicità dell’intervento di restauro.

Simulazioni di restauro consistenti in esercitazioni pratiche d’integrazione materica.

Rilievo dell’opera a tratto lineare.

Redazione delle schede di restauro.

Analisi storico-grafica, ipotesi sulle possibili cause di degrado.

Simulazione di restauro operativo svolto su manufatti cittadini.

Il deterioramento della pietra, del legno e del bronzo.

Il deterioramento dei materiali artificiali: gesso, terracotta, ceramica etc..

Indagini tecnico scientifiche preliminari ai trattamenti.

Teoria e pratica del restauro:

  • La pulitura;
  • Il consolidamento;
  • La sostituzione;
  • L’imperniaggio;
  • L’incollaggio;
  • La stuccatura;
  • La protezione.

Il controllo dei trattamenti conservativi.Il progetto di restauro.

Testi di riferimento consigliati

C. Brandi – Teoria del restauro, Piccola Biblioteca Einaudi;

M. Matteini – A. Moles – La chimica del restauro, Nardini Editore;

M. Matteini A. Moles – Scienza del restauro metodi di indagine, Nardini Editore;

P. Fancelli – Il restauro dei monumenti, Nardini Editore;

G. Dardanello – Paliotti. Scagliole intarsiate nel Piemonte del Sei e Settecento, Ed. Editris;

I. Lazzarini, Laurenzi M. Tabasso, Il restauro della pietra – CedamE. Chiappini, G. Liotta, M. C. Reguzzi, A. Battisti – Insetti e Restauro, Calderini Edagricole

Materiale didattico, tecniche e tecnologie usate

Gli attrezzi: specilli, Bisturi, pinze, lenti d’ingrandimento, endoscopi, ecc. arnesi di tipo medico adottati per il restauro ma che prima sono stati utili per la cura dell’uomo, quindi attraverso la garanzia elargita all’uomo si potrà riversare la stessa cura per manufatti unici e storicamente importanti come chi li ha realizzati. Senza dimenticare gli attrezzi utili per l’esecuzione di opere d’arte che anticamente venivano utilizzati come gli scalpelli, le mazzotte, le punte, i trapani antichi come il violino ad archetto ecc..

Per le tecniche: esecuzione di finti marmi che si utilizzavano dal XV sec. in poi in momenti di pecunia di materiali lapidei, l’importanza di sapere come si realizzavano grazie all’osservazione dei materiali lapidei sulla natura del carbonato di calcio realizzato dalla sovrapposizione materica e dei secoli.