Il silenzio nell’arte del fumetto

Si pone l’obiettivo di far apprendere agli allievi dell’ABARC gli strumenti teorico–pratici atti alla realizzazione di un proprio e originale fumetto “silenzioso”

il silenzio nel fumetto

L’espressionismo ha segnato un cambio di rotta nella storia dell’arte. Tale corrente artistica ha, difatti, spostato il centro di attenzione sul soggetto e sulla sua interpretazione del reale. Durante questo periodo artisti quali Frans Masereel, Otto Nückel, Lynd Ward e altri, ponendo in sequenza numerose xilografie, hanno realizzato veri e propri racconti grafici.

Le opere, così create, sono state successivamente nominate wordless novel e considerate da numerosi critici come una forma di proto-fumetto. Il wordless novel, difatti, condivide con il fumetto proprio la struttura di arte sequenziale, tuttavia ne differisce poiché manifesta l’assenza dei balloon o delle onomatopee e, infatti, è totalmente assente ogni forma di codice verbale.

Recentemente differenti fumettisti come: Jim Woodring, Shaun Tan, Nicolas de Crécy, Yuichi Yokoyama hanno realizzato il definitivo punto d’incontro tra il wordless novel e il fumetto, attraverso la creazione dei silent comics.

Il workshop è riservato agli studenti della Scuola di Fumetto e Illustrazione

Simone De Maio

Nato nel 1995 a Reggio Calabria, si laurea in Filosofia Contemporanea con lode presso l’Università degli studi di Messina con una tesi su Martin Buber. Ha collaborato come critico per diverse riviste culturali e artistiche come Lo Spazio Bianco e Avamposto. Rivista di poesia. E’ tra gli organizzatori della fiera del fumetto Fantastica. Fiera del gioco e del fumetto. Nel 2022 ha pubblicato per la rivista scientifica Noéma (Università degli studi di Milano) l’articolo La comunità ecologica e il legame solidale tra gli uomini. I suoi campi d’indagine sono: etica, antropologia filosofica, estetica e pensiero libertario.