Digital storytelling e racconto non lineare. Spazializzazione e fine del dramma – Primo incontro di #MetaStories

Presentazione e primo approfondimento del volume, a cura di Matilde de Feo, disciplina "Progettazione multimediale".

digital storytelling

L’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria inaugura #MetaStories, un ciclo di incontri interdisciplinari ispirati al volume Digital Storytelling e Racconto non lineare. Spazializzazione e fine del dramma a cura di Matilde de Feo, Meltemi editore, 2024.
Una serie di approfondimenti dedicati all’esplorazione dei linguaggi della contemporaneità e delle nuove forme del racconto digitale.

Il primo incontro MetaStories: corpo/algoritmo/bias creativi affronta le trasformazioni che l’AI introduce nei processi artistici, nella percezione e nella costruzione del reale. Dalla riflessione teorica alla dimensione performativa, si capirà come la macchina diventi interlocutore creativo, riscrivendo il rapporto tra corpo, gesto e immaginario.

#MetaStories si propone come uno spazio di dialogo e di approfondimento sul futuro della creatività, dove arte, tecnologia e pensiero critico si incontrano per interrogare l’immaginario dell’era algoritmica. Il ciclo di incontri nasce all’interno di un orizzonte di ricerca più ampio che a breve sarà promosso dalla nuova scuola di NTA e Arte Generativa, un osservatorio permanente su arte, comunicazione e AI.

Intervengono

Adolfo Fattori – sociologo, prefatore del volume Digital Storytelling. Racconto non lineare è docente di Fenomenologia dei Media all’Accademia delle Belle Arti di Napoli.

Anna Maria Monteverdi – studiosa dei rapporti tra teatro, tecnologie e nuovi linguaggi performativi, professore Associato all’Università Statale di Milano, docente di Storia del Teatro e Drammaturgia Multimediale.

Kamilia Kard – artista digitale la cui ricerca indaga le relazioni tra arte, intelligenza artificiale e identità post-umana è docente di Comunicazione Multimediale e Realtà Virtuali e Paradigmi della Complessità presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano.

Alessio Chierico – ricercatore, esperto di media art e processi di creazione digitale, è docente di Progettazione Multimediale all’Accademia di Belle Arti di Frosinone.

Digital Storytelling e Racconto non lineare. Spazializzazione e fine del dramma

è un testo pensato come manuale ma anche come esito di una ricerca che tra teoria e pratica, ricostruisce la storia delle narrazioni contemporanee, dalle origini del cinema e del montaggio non lineare di Ėjzenštejn alla Cultura Convergente di Jenkins. Oggi i nuovi linguaggi digitali e post digitali, la logica del prompt che recupera la tradizione dell’ekphrasis in chiave tecnologica-algoritmica, dotata di una creatività data-oriented per rielaborare l’ispirazione-intuizione verbale in immagine, la “XR” Extended Reality, che raccoglie la Virtual Reality, l’Augmented Reality e la Mixed Reality, i concetti di ubiquitous computing e pervasive computing ci permettono, attraverso l’utilizzo di nuovi dispositivi come tablet e altri device, di scrivere storie che esplodono dallo schermo e diventano superficie, occupando lo spazio reale dello spettatore in un processo condiviso, interattivo e partecipato.